FILOTTRANO – Tangibili segnali di crescita, ma appena un punto racimolato nelle prime quattro uscite, frutto della sconfitta al tie-break patita nel derby casalingo con Jesi. La partenza della Lardini Filottrano nel girone D1 del campionato di B1 femminile sta tutta nel contrasto tra la mancanza di un oggettivo riscontro sotto il profilo dei risultati, e la consapevolezza di avere margini di miglioramento per recuperare il terreno perduto risalendo una classifica che la vede sul fondo. Il tecnico Davide Persico analizza così questo primo segmento di torneo, mettendo l’accento sulle lacune dal colmare nel breve periodo.
«Ci manca secondo me la continuità – spiega – ma anche nelle cose più semplici, come possono essere un appoggio o un attacco da gestire fino alle serie in battuta che finiscono con un errore evitabile dopo due servizi buoni. E serve anche un po’ di coraggio e un po’ di pazienza, doti necessarie in partite come questa in cui l’avversario qualcosa ha concesso e bisogna sfruttare certe occasioni, aspetto che va migliorato con il lavoro tecnico ma anche acquisendo esperienza giornata dopo giornata. E dobbiamo incominciare a mettere in pratica quanto di buono facciamo in allenamento, anche se la partita è diversa da una seduta in palestra».
Tra gli aspetti positivi, la compattezza di un gruppo su cui contare e la possibilità di variare l’assetto in campo nelle situazioni più delicate, inserendo elementi giovani (come la centrale Desiree Valeri, che ha fatto il suo esordio nella categoria nell’ultimo match contro Cesena) ma con la personalità necessaria per entrare in campo e dare il proprio contributo.
«E’ giusto provare a cambiare qualcosa quando la partita lo richiede – conferma Persico – specie se si è venuto a creare un divario importante, anche perché le ragazze che trovano meno spazio in gara durante la settimana si impegnano, ed è giusto concedere loro delle chance e premiarle. Poi è chiaro che modificare assetto in corsa da una parte può migliorare la situazione ma ti obbliga anche a trovare in fretta nuovi equilibri e quindi non è mai semplice. Ora ci rimetteremo a lavorare in previsione della prossima partita: è chiaro quello su cui ci si dovrà maggiormente concentrare, così come è chiaro che Imola è una squadra che è sul livello delle migliori, ma dobbiamo più pensare a noi, ai nostri cali di concentrazione e di rendimento, da eliminare a prescindere dall’avversario»