MACERATA – E’ ancora Med Store-ViviBanca, a distanza di meno di due settimane dal match andato in scena al Banca Macerata Forum valevole per il recupero della seconda giornata di andata del Girone Bianco di serie A3. Ora i biancorossi rendono la visita a Torino, con un assetto simile a quello che ha permesso alla squadra di coach Di Pinto di piegare una settimana fa Portomaggiore e sicuramente più…assortimento rispetto alla trasferta di mercoledì al PalaGrassato di Motta di Livenza, affrontata con un roster risicato.
«Quella contro Motta è stata una partita complicata – ammette lo schiacciatore Ismael Princi, lanciato nello starting six per ovviare alle assenze e tra i più positivi nel sestetto maceratese – hanno reso il loro palazzetto un fortino e ci siamo trovati di fronte una squadra in forma, con un Gamba decisivo. Noi abbiamo avuto qualche difficoltà nell’adattarci viste le assenze e a gestire i momenti decisivi, peccato perché siamo rimasti in partita tutti i set; soprattutto nel terzo potevamo riaprire la gara».
La ViviBanca, dal canto suo, giocherà al PalaCupole la sua prima gara del girone di ritorno, dopo il rinvio della sfida di sette giorni fa con Portoviro.
«Stiamo giocando meglio – dice il coach dei piemontesi, Lorenzo Simeon – e in queste settimane abbiamo avuto tempo per provare a metterci a posto fisicamente, analizzare i dati e studiare ciò che va male per poterci lavorare sopra. Siamo tutti molto carichi e vogliosi di continuare sul trend che abbiamo ritrovato. Le sconfitte al tie-break devono essere il nostro punto di partenza e non dobbiamo più accettare di avere dei cali di livello e prestazione ma dobbiamo cominciare a salire sempre senza scendere più. Abbiamo le armi per metterli in difficoltà e non ci nascondiamo: vogliamo tornare a vincere».
«Sì, abbiamo l’opportunità per riscattarci – conclude Princi – ma lo stesso cercherà di fare Torino. Li abbiamo battuti in casa e vorranno pareggiare i conti, sfruttando il fattore campo in questa sfida di ritorno. Dalla nostra avremo il ritorno degli ultimi assenti, Dennis e Pizzichini, che ci daranno un grande aiuto; andiamo a Torino con maggiore convinzione e tanta voglia di tornare a vincere».
Ed intanto, prosegue il braccio di ferro tra il martello cubano e la Federazione Internazionale, che anni addietro accordò ad Angel Dennis il cosiddetto ‘Fivb Umbrella’ (per poter essere tesserato da comunitario dopo la sua fuga dal ritiro della nazionale cubana) ma che ora non intende concedere la nazionalità sportiva italiana allo schiacciatore della Med Store. E nell’attesa che vengano ufficialmente messe nero su bianco le motivazioni per cui il giocatore non può essere utilizzato in quota italiano nella formazione maceratese, l’atleta – come precisato dal suo legale Renato Fortuni nell’intervista fatta da Lorenzo Monachesi per il Resto del Carlino Macerata – potrebbe rivolgersi alla magistratura. Mentre la società, tramite il suo profilo Facebook, rimarca che “Angel Dennis è italiano sia come status che come atleta, lo dicono regole e regolamenti. Ed è arrivato il tempo di mettere la parola fine ad una storia che va avanti davvero da troppo tempo”.