PERUGIA – Come in Champions, e forse più che in Champions. La Sfida – rigorosamente con la maiuscola – presentata dalla decima di campionato e rinviata un mese fa vede uscire vincitrice la Lube, in un match infinito per un confronto altrettanto infinito. I biancorossi di coach De Giorgi, dopo l’affermazione conseguita in Europa nella ‘bolla’ di Tours, concedono il bis battendo Perugia al PalaBarton a distanza di oltre un anno e mezzo dall’ultima partita nel capoluogo umbro, che aveva portato lo scudetto 2018/2019 in riva all’Adriatico. Un’affermazione che regala a Juantorena e compagni il simbolico titolo di campione d’Inverno di SuperLega e li pone al vertice del tabellone della Coppa Italia, accoppiati con Padova nel primo turno della competizione che mette in palio la coccarda tricolore.
E’ subito Sir Safety, che prova a scappare (12-9) con il suo capitano Atanasijevic – top scorer della frazione con 7 punti – che nella fase centrale fa e disfa: prima i due errori in attacco che regalano alla Lube l’ultima parità della frazione – a quota 12 – e poi il produttivo turno di battuta che ricaccia i marchigiani a -3 (15-12). Sul 18-14 De Giorgi chiama ancora un time-out – dopo quello chiesto sul 9-12 – che stavolta rivitalizza i biancorossi. Il lob di Leal rimette Civitanova in scia (23-22) ma sul successivo contrattacco del cubano naturalizzato brasiliano gli umbri ritrovano il muro: è 24-22, grazie alla stampata di Ricci (la prima nel match dei padroni di casa), che nell’azione seguente viene emulato da Plotnytskyi il quale stoppa ancora l’attacco del martello caraibico (brutto approccio al match per lui, 3 su 11 in schiacciata nel parziale di apertura) per il 25-22 che vale l’1-0.
Il martello ucraino timbra anche il primo ace della sfida per la Sir, che regala alla formazione di Heynen il primo mini break di un adrenalinico secondo set (7-5). La risposta dei biancorossi è affidata a Simon, che prima mura Leon (9-9) e poi contrattacca il pallone che dà il vantaggio a Civitanova (11-12), ma Solé lo imita firmando i punti (a fine parziale saranno 7, con l’83% in attacco) che mantengono Perugia agganciata. Lo strappo del Block Devils arriva con due mani-out consecutivi di Atanasijevic che valgono il +3 (17-14). Il servizio Lube non va (tre errori di fila: Rychlicki, Leal e Simon), gli umbri ringraziano ma nicchiano al momento di piazzare la castagna del knock-out (Leon sbaglia il contrattacco del possibile 20-16, Plotnytskyi si fa murare quello del potenziale 23-19). Civitanova presenta il conto (break di 4-0, dal 22-20 al 22-24), Perugia schiva (muro su Juantorena e ace di Plotnytskyi per il 24-24) ma dopo essersi fatta annullare quattro set-point per il 2-0 paga pegno sulla battuta punto di Leal (l’unica della frazione per i biancorossi) e il successivo contrattacco di Juantorena (28-30).
La Sir Safety accusa il colpo e inizia il terzo in confusione (commettendo anche un evidente fallo di posizione, che regala un punto agli ospiti) e la Lube spalanca con decisione la manopola del gas (2-8). Perugia dimezza le distanze di svantaggio (6-9 con la prima stampata della serata subita da Rychlicki) ma i muri di Anzani – due consecutivi su Ter Horst, che ha rilevato Plotnytskyi, e poi su Solé – rilanciano sul +6 i marchigiani (7-13). Gli umbri faticano tanto a mettere palla a terra (8 vincenti su 25 tentativi) ed Heynen si gioca anche la carta Vernon Evans (per Atanasijevic), mentre gli animi si scaldano sotto rete, raffreddati in parte da due cartellini rossi all’indirizzo di capitan Travica e Leal per un vivace e reiterato battibecco (e un punto per parte, 16-21). A fine parziale c’è gloria anche per Hadrava, entrato per guadagnare centimetri in prima linea e autore del muro del 18-24 su Leon: sarà il sesto block del parziale, di Simon su Vernon Evans, a dare il 18-25 che dà il 2-1 ai biancorossi.
Il quarto comincia con le squadre spalla a spalla (9-9) e Civitanova che dalla linea dei nove metri continua a non trovare adeguata continuità (quattro errori nei primi undici servizi della frazione). Sul 16-15 per gli umbri il parziale cambia repentinamente volto: perché sulla rotazione con il solito Plotnytskyi al servizio Perugia scava il solco, grazie a due aces dell’ucraino e soprattutto ai tre muri piazzati da Solé (due volte su capitan Juantorena) e Leon (su Kovar entrato al posto di un Leal appannato in ricezione). Il tutto fa 21-15 nonostante le due interruzioni di gioco comandate da De Giorgi in rapida successione. Il primo set-point per i padroni di casa si materializza con il nono errore del set dei marchigiani, al secondo tentativo è l’attacco vincente di Plotnytskyi che manda tutti al tie-break.
Nella frazione decisiva Civitanova prova subito ad alzarsi sui pedali (2-4 con l’ace di Rychlicki), mantenendo il +2 al cambio di campo (6-8). La Sir agguanta la parità a quota 8, ricacciata indietro da Leal (contrattacco dell’9-11) e mandata a -3 dall’ace di Falaschi entrato per il servizio (9-12). L’ultimo sussulto dei locali è sulla battuta punto dell’indomabile Leon (11-12). Poi il muro su Ter Horst (11-14) ed il primo tempo di Simon sul secondo match point confezionano l’impresa. Ed accorciano, seppur di un solo punto, la distanza che separa i biancorossi dalla vetta ancora occupata dalla Sir, avanti di sette ma con una partita in più.