MACERATA – Toccherà a lei prendere per mano la Cbf Balducci in un momento delicato, tra il Covid che si è interposto tra le marchigiane e i match di fine 2020 previsti dal Girone Est della serie A2 e una classifica da scalare. Sarà Giulia Galletti, classe 1999, a sistemarsi in cabina di regia, portando in dote entusiasmo e l’esperienza maturata nei mesi di lavoro in Serie A1 a Busto Arsizio, coniugando qualità tecniche e struttura fisica (185 cm di altezza).
Giulia, cosa ti ha portata a scegliere la CBF Balducci per il prosieguo del tuo percorso pallavolistico?
«Sicuramente la voglia di mettermi in gioco. Oltre a questo mi è piaciuto molto il progetto che Macerata sta portando avanti. Ho sempre sentito parlare molto bene di questa società, quindi quando mi è arrivata la proposta ho accettato con entusiasmo e con la voglia di vedere quello che succederà. E’ un periodo complicato un po’ per tutti ma sono sicura che si potrà andare avanti e terminare la stagione come si deve».
Inizio di stagione in A1 a Busto Arsizio, alla UYBA. Che esperienza è stata?
«Mi ha formato molto. Mi sono trovata bene ed ho imparato tanto. Giocare con giocatrici molto esperte, delle campionesse, sicuramente è importante. Non vedo l’ora di mettere in atto quello che ho incamerato ad inizio stagione».
Raccontaci la tua carriera prima di quest’anno.
«La mia carriera è iniziata ad Ozzano, nella squadra di casa. Ho fatto le giovanili a Modena, alla Liu-Jo, la B1 a Sassuolo, centrando la promozione con la Canovi Coperture e vincendo la Coppa Italia A2. L’anno scorso sono stata a Marsala per poi ritornare a Sassuolo per il termine della Regular Season e l’inizio della Pool Salvezza prima del lockdown».
Alla CBF Balducci ritroverai delle giocatrici con cui hai già giocato?
«Ilaria Maruotti. Ho giocato con lei per metà stagione a Sassuolo, in B1. Tra l’altro eravamo anche coinquiline».
Cosa vuoi portare a Macerata dell’esperienza maturata in A1?
«L’esempio di tante giocatrici che hanno sempre voglia di continuare ad imparare benché abbiano avuto tanta esperienza, di partite e di vittorie. Ho visto la loro ottica di lavoro e la voglio portare anche nella mia avventura a Macerata».
(Ufficio Stampa Helvia Recina Macerata)