CIVITANOVA MARCHE – Era l’8 Dicembre del 2020, in quel Fontescodella ora domicilio della Pallavolo Macerata di serie A3. In campo la Lube, che al termine della stagione metterà in bacheca i primi due trofei della sua storia (Coppa Italia e Coppa CEV) e dall’altra parte la neonata Trento, alla sua prima stagione in A1 dopo aver rilevato l’allora Mezzolombardo Volley ed aver pochi giorni dopo acquisito il titolo di massima serie.
Dopo quattro lustri e 76 incontri disputati, il match tra marchigiani e trentini ha assunto ormai i contorni di grande classica del volley, peraltro per ben nove volte atto conclusivo di una manifestazione non solo nazionale (due le sfide decisive con in palio lo scudetto, tre per la Coppa Italia e tre per la SuperCoppa Italiana) ma anche internazionale (la finale del Mondiale 2018 in Polonia, vinta da Trento 3-1). Tra confronti interminabili – gara 2 della Finale Play Off 2016/17, con 241 punti realizzati dalle due squadre e Civitanova vittoriosa al fotofinish (31-33, 25-22, 24-26, 30-28, 7-15) – e successi flash – decima di ritorno nello stesso campionato, Lube a valanga con parziali di 25-21, 25-14, 25-15 – l’ennesimo capitolo di un duello infinito verrà scritto dalla terza di ritorno di SuperLega. Orario e giorno insoliti (lunedì alle 15 con diretta Rai) per una gara invece solitamente equilibrata, che si è risolta solo 22 volte col massimo scarto, l’ultima delle quali all’Eurosuole Forum nel match di andata che ha visto però gli ospiti con Lisinac acciaccato e Lucarelli centellinato per via dei fastidi fisici di inizio stagione.
Tre punti in palio, ricompensa che molto ingolosisce, per motivi diversi, tutte e due le pretendenti. Da una parte l’Itas, la formazione della massima serie con meno incontri di Regular Season disputati (10), che punta ad un girone di ritorno ‘di rincorsa’ per avvicinare le zone alte della graduatoria. Dall’altra la Lube, galvanizzata dall’en-plein europeo centrato nella bolla di Tours – chiusa a punteggio pieno – ma attardata nella classifica di SuperLega di due lunghezze dal Perugia capolista, che a differenza dei biancorossi nelle undici vittorie messe a segno – su dodici sfide – ha sempre fatto bottino pieno.
«Veniamo da due vittorie importanti in Champions – commenta Simone Anzani, centrale di Civitanova – ed il successo con Perugia ci ha dato morale indicando che la strada è quella giusta. Ora dovremo mantenere la concentrazione e restare con i piedi ben saldi a terra. A Trento sarà dura. Loro sono in crescita e, a dispetto della posizione in classifica, vantano nell’organico fuoriclasse internazionali che possono mettere in difficoltà chiunque. Se i gialloblù ora non lottano per le prime posizioni, nei prossimi mesi lo faranno di sicuro. Il match della BLM Group Arena sarà una bella sfida tra due squadre complete».
«Avevamo iniziato la nostra stagione a metà settembre con un doppio confronto con Civitanova – spiega Angelo Lorenzetti, head coach dell’Itas, facendo riferimento alla doppia sfida nella semifinale di SuperCoppa, che ha visto i marchigiani qualificarsi al Golden Set – e ritrovarsi di nuovo di fronte a questa squadra ci farà capire a che punto siamo del percorso, tenendo conto che stiamo parlando di una formazione ai vertici della classifica e che anche nel corso di questa settimana ha dimostrato il suo valore, vincendo contro Perugia in Champions League. Ci attende una partita difficilissima in cui per reggere il confronto dovremo far tesoro delle indicazioni emerse dalle ultime partite. Per battere la Lube serve essere determinati ma anche cinici nello sfruttare le occasioni in fase di break point, il settore del nostro gioco dove possiamo crescere di più».