CIVITANOVA MARCHE – Si ferma a otto la serie di vittorie consecutive inanellate dalla Cucine Lube in Superlega. Ad interrompere questa striscia positiva è il Tonno Callipo Vibo Valentia di coach Baldovin, squadra non a caso meritevole del distintivo – appuntatogli sul petto da molti – di rivelazione del torneo e perfettamente a proprio agio nel ruolo di mina vagante del massimo campionato maschile.
E’ già il primo set ad inviare segnali tutt’altro che rassicuranti: il +4 iniziale accumulato dai biancorossi viene polverizzato da un Rossard devastante dalla linea dei nove metri, capace con il suo servizio in salto ‘slice’ di seminare il panico nella linea di ricezione biancorossa. Sono Juantorena e Leal a cantare e portare la croce (12 punti in due nella frazione inaugurale) replicando ai giallorossi, ma nell’arrivo in volata la stoccata giusta è quella di De Falco (6 punti e 86% di efficacia nel parziale), che manda sull’1-0 gli ospiti.
La reazione dei padroni di casa prende forma in un secondo parziale a senso unico, dominato da Civitanova con la complicità di un Tonno Callipo che sbaglia tanto (dieci errori nella frazione) e crolla in attacco, passando dal 60% del primo ad un modesto 39% di positività, che scende al 18 su ricezione negativa. Il massimo vantaggio per la Lube arriva sul 14-7 grazie al primo muro del match di Simone Anzani seguito dall’ace di Luciano De Cecco. Vibo non risponde adeguatamente all’offensiva, ed i marchigiani chiudono in scioltezza 25-18 pareggiando i conti.
Ma i problemi riaffiorano puntuali nel set numero tre: perché Juantorena e Leal iniziano a faticare oltre il lecito a mettere palla a terra (addirittura 0 attacchi a segno per il capitano, 2 su 7 per il cubano naturalizzato brasiliano) mentre dall’altra parte Rossard è scatenato (8 punti) ed anche De Falco, dopo il precedente parziale da spettatore non pagante, ricomincia a randellare. Civitanova risale pazientemente dal 7-12, ma raggiunta la parità a quota 15 non replica al nuovo affondo dei calabresi (16-19 e 19-22). La bandiera bianca si alza sugli errori in attacco di Leal e Rychlicki, che spianano la strada al 2-1 per i giallorossi.
Nel quarto set è ancora Rossard ad imperversare dalla linea dei nove metri, con un’interminabile serie di battute che ricaccia indietro di quattro lunghezze una Lube partita col piede giusto (dal 6-9 al 13-9). Il gap di punti acquisito viene mantenuto fino al 22-17, quando i padroni di casa improvvisamente si riaccendono con break di 5-1 capace di riaprire i giochi. Ma a pesare come un macigno nell’economia del risultato è il quinto muro vincente della serata di Cester che stoppa il contrattacco di Juantorena del possibile 23-23. I biancorossi annullano la prima palla match, ma sulla seconda la battuta di Simon è troppo fiacca e si insacca in rete, permettendo a Vibo Valentia di festeggiare un successo che, oltretutto, contro la Lube mancava da ben nove anni.