CIVITANOVA MARCHE – La sfida di domenica pomeriggio, all’Eurosuole Forum, che vedrà la Cucine Lube opposta alla Top Volley Cisterna, sarà anche l’occasione per rivedere – da avversari – due giocatori ancora molto legati alle Marche. C’è chi il match lo vivrà da protagonista, come Luigi Randazzo, martello siciliano che in riva all’Adriatico è pallavolisticamente cresciuto, e chi invece scalpita per tornare quanto prima in campo, come Giulio Sabbi, che a Civitanova ha stazionato per allenarsi nel corso della stagione precedente, aggregandosi al gruppo biancorosso al rientro in Italia dopo lo stop al campionato cinese in cui militava con la casacca dello Shangai.
«Ormai la considero una seconda casa – dice Randazzo – ed è sempre molto bello giocare nelle Marche, anche se nel weekend proverò delle sensazioni strane nell’affrontare la Lube a porte chiuse. Con la Top Volley Cisterna al momento non abbiamo ancora raccolto quello che vogliamo. Siamo un gruppo forte che ha avuto qualche problema in questa prima fase di stagione, ma siamo fiduciosi nei nostri mezzi e sappiamo tutti di poter lasciare un segno strada facendo. Con l’arrivo di Slobodan Kovac in panchina stiamo trovando molta più fiducia in noi stessi e il nostro gioco lo dimostra. Il tecnico ci sprona sempre a migliorare e noi siamo certi che d’ora in poi le cose andranno meglio».
Uno strappo muscolare ha invece fermato in precampionato Giulio Sabbi, impedendogli di fare il suo esordio in una SuperLega arrivata ormai alla nona giornata.
«Spero di rientrare davvero molto presto – commenta l’opposto della Top Volley intervistato da Gaetano Coppola per il Messaggero Latina – perché non ce la faccio più a guardare le partite da spettatore. L’ultima risonanza magnetica ha detto che il muscolo è quasi completamente guarito e ho ripreso ad allenarmi cominciando ad aumentare progressivamente i carichi di lavoro e fare schiacciate e battute senza forzare. Se tutto va bene spero che in un paio di settimane potrò essere pronto.
L’impressione è che siamo una buona squadra – prosegue Sabbi – ma bisogna crederci di più, anche se l’assenza di un attaccante titolare pesa parecchio. Aver dovuto spostare un centrale nel ruolo di opposto, e Szwarc si è anche comportato bene, ha portato scompensi, rendendo a volte il gioco scontato. E il livello alto del nostro campionato non perdona, perché è altissimo e non ci sono gare più facili di altre. Ogni partita è a sé. Bisogna giocare per fare punti sempre. Non sono consentite distrazioni o cali di tensione. Subire serie di battute come quelle con Trento ti spezza le gambe così come non deve succedere di farsi rimontare vantaggi importanti. Credo comunque che abbiamo tutto il tempo di riprenderci. Il campionato è lungo, la classifica ancora corta e un paio di vittorie possono fare la differenza. Dobbiamo crederci e lavorare per migliorare il nostro gioco».