Sono in molti a identificarlo come uno dei probabili protagonisti di questo decennio pallavolistico appena iniziato. Si chiama Noumory Keita, è nato il 26 Giugno del 2001, 207 centimetri di altezza e balzato in questi giorni agli onori della cronaca per la memorabile prestazione offerta in un match del campionato sudcoreano. Lo schiacciatore maliano, nella gara tra la KB Insurance Stars ed il Samsung Bluefangs, ha totalizzato 54 punti, entrando nella ‘Top 15’ della classifica mondiale relativa al maggior numero di punti realizzati da un singolo giocatore in un unico match di pallavolo seniores all’epoca del Rally Point System (graduatoria redatta in base alle statistiche fornite dai principali campionati mondiali e dalle manifestazioni internazionali).
Per gli appassionati di volley europeo è un nome già noto. Infatti, prima di trasferirsi in Oriente (ed aggiudicarsi un robusto contratto da 310mila dollari a stagione, implementabile con i bonus legati al rendimento), Keita ha militato per due stagioni nella SuperLiga serba, dapprima nel Mladi Radnik Požarevac e poi, l’anno seguente, nell’OK Niš, con cui ha raggiunto le semifinali della Coppa di Serbia e successivamente la finale scudetto, persa con il Vojvodina (arrivato al suo quarto titolo consecutivo). Ma il gigante africano (che sulla base dei test atletici effettuati ha uno ‘spike reach’ di 378cm e mura a 3.45), nonostante la sua giovane età, aveva stuzzicato gli appetiti dei direttori sportivi di casa nostra, visto che lo scorso Maggio era stato ‘bloccato’ dall’Allianz Milano.
Tra Keita e la SuperLega italiana si è però interposta la Corea del Sud: il maliano aveva infatti posto la sua candidatura per uno dei posti – pochi, è ammesso un solo straniero per squadra – nella KOVO League, e nel draft ‘stile Nba’ è stato chiamato con il numero uno dalla KB Insurance Stars, risultando il terzo pallavolista africano a vestire la casacca di un club sudcoreano dopo l’ugandese Daudi Okello (allo Hyundai Skywalkers) ed il marocchino Mohamed Al Hachdadi (transitato in casacca OK Savings Bank ed apprezzato in Italia con la maglia di Vibo Valentia). Scelta coraggiosa, vista la giovane età del martello di colore, ma che sta evidentemente dando i suoi frutti, peraltro dopo una partenza ‘con zavorra’ legata alla positività al Coronavirus riscontrata al suo arrivo in Corea, che lo ha obbligato ad un periodo di cure e quarantena forzata.
A beneficio dei malati di statistiche, il leader della classifica dei bombardieri è il cubano Leonardo Leyva Martinez con 59 punti realizzati nel match tra Samsung Bluefangs (in cui ha militato per tre stagioni) e i Sakai Blazers, partita valida per la coppa Nippo-Coreana ad Aprile 2013. Due le curiosità: Leyva Martinez è nella graduatoria in altre tre posizioni (ha totalizzato due volte 54 punti personali ed una 53) ed anche lui ha – come Keita – una ‘sliding doors’ legata ad uno dei principali tornei europei. Risale infatti al 2012 la firma di un triennale con il Fakel Novy Urengoy, team siberiano della serie A russa tra i più attenti ai giocatori di ‘prospetto’, ma dopo il prestito ai Bluefangs in KOVO League le strade del pirotecnico cubano e dei club del vecchio continente non si sono mai più incrociate (adesso schiaccia in Cina, per il Pechino). Sarà così anche per Keita?