In principio fu la Premier, con la proposta di un maxi finale di stagione da svolgersi a Wembley, che avrebbe ospitato quattro incontri di campionato al giorno al fine di ultimare il torneo. Poi venne la Nba con la sua ‘clausura’ a Disneyworld, dove si sono riunite tutte le franchigie del basket a stelle e strisce per concludere regular season, play-off ed assegnare l’anello 2020. Ed anche nella massima serie cinese di pallavolo – maschile e femminile – sarà adottato il medesimo protocollo: Superlega femminile con ingresso nella ‘bolla’ l’8 Novembre, inizio delle gare il 12 e assegnazione dello scudetto dopo poco più di un mese, in concomitanza con l’avvio del torneo maschile che – invece – dovrebbe durare due mesi (gennaio-marzo).
La scelta cinese e la successiva svolta della Cev sull’utilizzo delle ‘bolle biosicure’ – per la fase a Gironi della Champions League – sta creando una sorta di effetto domino, al punto da rendere ipotizzabile tale scenario anche per il completamento di alcuni tornei nazionali nel vecchio continente. E visto il crescente numero di gare rinviate nei primi due campionati nazionali femminili – siamo già oltre quota venti – il Presidente della LegaVolley Femminile, Mauro Fabris, nell’intervista rilasciata a Matteo Ferrari e pubblicata su La Provincia sembra dare concretezza a quella che fino a poco più di un mese fa sembrava un’ipotesi remota.
«Porteremo a termine questo campionato – dichiara Fabris – questo è sicuro. Non so dire ancora con quali modalità perché è evidente che gli eventi impongano riflessioni e soluzioni diverse alle quali aprirsi per poter far fronte ad ogni situazione, ma sono convinto che con la disponibilità di tutti potremo trovare la risposta ad ogni esigenza. Come Lega la priorità è la salute di atlete e staff tecnici, tanto che anche in modo più garantista rispetto alle previsioni del protocollo Fipav, siamo intervenuti rinviando partite che si potevano giocare. Ma martedì incontrerò le società e sottoporrò loro quella che è la mia idea, ovvero una sorta di bolla in stile Nba, con le dovute proporzioni. Una località che possa ospitare formazioni e relativi staff per disputare le partite che serviranno. Chiaro che molto possa dipendere anche dagli impegni internazionali. La Cev si è già mossa in questo senso pensando a mini-bolle per i Gironi di Champions; per il resto se quest’estate ci saranno impegni internazionali dovremo ragionare su tempi stretti, altrimenti meno».