MODENA – Missione compiuta. Bastano due partite alla Lube per superare l’ostacolo Modena e guadagnarsi la semifinale con il Trento già qualificato. Un successo più faticoso di quello di domenica, che aveva portato sull’1-0 i biancorossi nella serie, ottenuto ancora senza De Cecco e Leal, ma di capitale importanza soprattutto per l’autorità con cui è stato ottenuto. Alla Leo Shoes non bastano la generosità e l’apporto della panchina (da cui coach Giani ha profondamente attinto) per resistere all’urto: le statistiche del confronto parleranno di una sostanziale parità in ricezione ed attacco, evidenzieranno un pesante divario nella puntualità a muro (11 a 3 per gli ospiti) tacendo però la migliore attitudine di Civitanova a giocare bene i punti importanti ed a sbagliare meno con i palloni con temperature più elevate del normale.
Al PalaPanini i tecnici ripropongono gli stessi sestetti dopo la sigla iniziale della puntata precedente, con l’unica eccezione rappresentata da Kovar subito preferito a Yant nello starting six.
La squadra di coach Giani impatta meglio nel match diventato, dopo lo 0-3 dell’Eurosuole Forum, da ‘dentro o fuori’. Ma la Lube c’è, si rimette subito in carreggiata dopo l’iniziale svantaggio (10-6) e riesce soprattutto a riacciuffare i padroni di casa nuovamente scappati via nella fase centrale della frazione inaugurale. E’ soprattutto il muro a dare la spinta giusta ai biancorossi (cinque quelli vincenti nel set): due consecutivi su Petric, firmati da Simon (terzo personale) e Rychlicki, permettono a Civitanova di agguantare il pareggio a quota 21. A decidere il parziale la maggior concretezza dei gialloblu, che ritornano avanti con la doppietta di Stankovic (23-21) ed al secondo set-point vengono mandati al cambio di campo sull’1-0 (25-23) da un attacco vincente di un Vettori rigenerato dopo l’opaca prestazione di gara 1 (5 punti col 71% in schiacciata nel primo parziale).
La Leo Shoes non cambia protocollo nel set successivo: ricerca continua di Juantorena con la battuta (il capitano riceverà 32 dei 70 servizi effettuati dai gialloblu), aggressività in difesa e precisione chirurgica in contrattacco che si traducono nel medesimo allungo iniziale (11-8) propiziato da un break di 4-0. La Lube dal canto suo ci rimette pazienza, ago e filo per rattoppare, arrivando stavolta ad agganciare con anticipo – a quota 15 – i padroni di casa dopo il primo errore in attacco di Vettori. E in controtendenza rispetto al parziale di apertura, il sorpasso dei biancorossi si materializza: col solito Simon a muro (ancora su Petric) ma soprattutto con due aces consecutivi (19-23) di un Rychlicki entrato completamente in partita dopo il pallido 30% di efficacia offensiva del primo. La prima palla set viene annullata da Karlitzek (entrato per Petric), sulla seconda Simon pianta il chiodo del 21-25 che rimette in equilibrio la contesa.
Modena si innervosisce, sbaglia, ed i cucinieri prendono subito margine in apertura di terza frazione (5-10), salendo ulteriormente in attacco (14 a segno su 24 tentativi nel set). Giani cambia assetto (Buchegger e Bossi per Vettori e Mazzone, e poi ancora Karlitzek per Petric e Sanguinetti per Stankovic), ferma nel breve volgere di pochi minuti due volte il gioco ma la Lube scivola via sul velluto (11-17). La Leo Shoes riesce solo ad edulcorare la sconfitta nel parziale con un mini break che la riavvicina sul -4 (19-23). Poi ci pensa Rychlicki con il quinto punto personale del parziale a lanciare gli ospiti al set-point, che si trasforma nel 2-1 al secondo tentativo con il tredicesimo errore dalla linea dei nove metri dei gialloblu, commesso da Buchegger.
La Lube sente l’odore del sangue, e si avventa su una Leo Shoes ferita sì, ma solo nell’orgoglio, vista la caparbietà con cui riesce a replicare all’iniziale svantaggio (5-8 sul turno di battuta di Simon) piazzando un break di 5-0 grazie allo show dai nove metri dell’ex Christenson e dai muri di un Bossi carichissimo (7 punti nella frazione) dopo essere stato confermato in posto 3 in diagonale all’altro gregario Sanguinetti. Civitanova, però, va di fretta: ribalta la situazione con due perle di Juantorena (17-15), sciupa il pallone del +3 con Rychlicki e viene graziata da Vettori prima e Petric poi che sparano out i contrattacchi del possibile pari. Lo spunto decisivo arriva con la l’undicesima stampata della sfida, ‘griffata’ da Kovar su Petric (22-19). Poi tre errori in battuta consecutivi commessi dagli emiliani (l’ultimo di Porro, il sesto nel set) regalano alla Lube i punti necessari per veleggiare tranquilla verso lo step successivo della corsa per il tricolore.