GROTTAZZOLINA – Termina con Aversa la striscia di vittorie consecutive. Al PalaGrotta vince la Normanna Academy, che invece allunga ulteriormente la sua serie positiva e ‘regala’ a Galatina il primato nel Girone Blu di serie A3 in una graduatoria che in parte torna a spaccarsi nella lotta al vertice, considerando la sconfitta interna di Pineto attardata ora di quattro lunghezze dai marchigiani.
Il match che obbliga la Videx a fare i conti con il quarto passo falso stagionale ha il suo epilogo al tie-break, ma ha regalato paradossalmente meno equilibrio di quanto non dica il punteggio finale. Quattro parziali quasi in fotocopia: due vinti da Grottazzolina (primo e terzo, 25-16 e 25-14) e caratterizzati da una netta supremazia confermata dai numeri (con l’efficacia offensiva addirittura sopra il 70%) e dall’aggressività dai nove metri, e due conquistati dai campani (secondo e quarto, 17-25 e 19-25) dominanti a muro – 7 quelli vincenti – con la sola variazione sul tema rappresentata dall’iniziale equilibrio della quarta frazione, poi ‘spaccata’ dall’allungo di Aversa nella fase centrale. Ed anche il parziale decisivo non ha regalato incertezza, visto che la squadra di Tomasello ha subito preso in mano le redini del set (3-6, 6-10) controllando senza problemi fino al 9-15 conclusivo.
«Abbiamo approcciato bene riuscendo a fare quello che ci eravamo ripromessi alla vigilia- spiega a fine incontro Massimiliano Ortenzi, tecnico della Videx – ovvero forzare con efficacia al servizio e gestire bene le situazioni di palla difficile. Poi dal secondo Aversa è cresciuta trovando un buon ritmo di gioco, crescendo in tutti i fondamentali e la partita è cambiata. Noi nel secondo e nel quarto parziale abbiamo sprecato troppe occasioni di contrattacco soprattutto nelle fasi centrali del set quando lo svantaggio era ancora recuperabile, perché poi quando gli avversari ti prendono quattro-cinque punti e sono spinti dalla fiducia e dall’entusiasmo diventa complicato andarli a riprendere. Aversa ha dimostrato che la sua serie di vittorie non è stata frutto del caso, sono restati compatti nelle difficoltà ed hanno saputo soffrire, mentre noi nelle fasi più delicate della partita ci siamo disuniti perdendo in lucidità».
Un passo falso che potrebbe avere implicazioni…terapeutiche per la Videx, chiamata ora a rialzarsi subito per concludere nel miglior modo una regular season preludio agli incontri, quelli della seconda fase, in cui la posta in palio comincerà ad essere maggiore.
«Ogni partita racconta sempre qualcosa – prosegue il coach – a maggior ragione le sconfitte che ti dicono che hai subito il gioco dell’avversario e che devi gestire meglio le fasi in cui l’avversario ti mette alle corde, perché con l’arrivo delle partite più difficili sono quei momenti lì che fanno la differenza. E che dividono le squadre di alto livello da quelle meno competitive, i giocatori di fascia alta da quelli di fascia media. E la sfida sarà proprio questa: affrontare le criticità con più tranquillità e maggiore attenzione: perché poi se chi ti trovi di fronte è più forte c’è poco da fare, ma se – come accaduto a noi nel quarto – regaliamo sei contrattacchi punto e commettiamo errori evitabili, tutto diventa più complesso».