BOLZANO – La Med Store non si ferma più. Quarto successo consecutivo per 3-0, quindici punti su cinque gare nel girone di ritorno e striscia di affermazioni consecutive che sale a quota 6, contando il recupero nel derby del PalaAllende. Ed è proprio in trasferta che la formazione biancorossa sta ultimamente costruendo la sua entusiasmante rimonta in graduatoria nel Girone Bianco della serie A3. Quello alla Palestra Max Valier, a Bolzano, è infatti il quinto successo esterno, che a differenza di quanto recentemente accaduto non ha principalmente la firma di Angel Dennis, ma che invece vede soprattutto Ferri e Pahor tra i principali protagonisti. Il primo, ripetutamente cercato in ricezione (bersaglio di 21 delle 46 battute degli altoatesini nel match), ha risposto sfoderando una prestazione gigantesca con 17 punti (tre dei quali al servizio e due a muro) e l’86% in attacco. Il secondo, gettato nella mischia a più riprese da coach Di Pinto anche per ovviare all’infortunio di Margutti, ha concluso con il 71% di positive in ricezione, il 57 in schiacciata (6 su 11) più un punto dai nove metri ed un altro a muro.
Determinante, ai fini del risultato conclusivo, sarà comunque il primo set. Soprattutto a livello mentale, perché gli altoatesini in formazione rimaneggiata (spicca l’assenza di Dalmonte) riescono comunque a fare l’andatura nella frazione inaugurale, condotta fin oltre quota 20 (8-6, 16-12, 21-18) grazie anche alla buona efficacia in tutti i fondamentali, come confermato da tre muri, due aces, e un convincente 15 su 25 offensivo. Ma la Med ha tante frecce al suo arco: ed allora ecco che l’ingresso nel finale di parziale di Cordano e Snippe diventa fondamentale per l’aggancio a quota 21 e per il sorpasso sul 21-22 timbrato in attacco proprio dall’olandese. Dopo l’ace di Maccabruni tocca a Ferri permettere ai biancorossi di effettuare il cambio di campo sull’1-0.
La Mosca Bruno accusa il colpo, la Med cinicamente ne approfitta volando altissimo nel secondo (4-8 e 9-16) complici le incertezze dei padroni di casa (9 gli errori nella frazione, quattro dei quali in attacco). Macerata può persino permettersi di alzare il piede dal pedale del gas e consentire a Bolzano di ricucire in parte lo strappo (12-18), prima dell’assolo di Pahor il cui diagonale vale il 14-23 ed il successivo muro – al primo set-point – la lunghezza numero 25 che regala ai marchigiani il doppio vantaggio nel computo complessivo dei set (14-25).
Bolzano cerca generosamente di entrare subito in partita nel terzo, come accaduto nel set di apertura, ma Macerata non concede spazio e trova il doppio vantaggio sul 9-11. I padroni di casa sono ancora troppo fallosi – altri 8 errori – e l’uno-due di Pahor dilata il gap sul 10-14. La direzione presa dal match è segnata, il quarto muro della frazione – firmato da Ferri – regala il +7 che ha il suono di una sentenza. La chiude Pahor sul 17-25: ed ora guardare la classifica porta, inevitabilmente, a sorridere compiaciuti.