CIVITANOVA MARCHE – 59 minuti di gara, 41 punti concessi in tre set, 71% di efficacia offensiva e 10 muri vincenti. E’ tutta nella fredda narrazione dei numeri la storia di un match a senso unico, che ha regalato alla Cucine Lube la sua undicesima partecipazione consecutiva alle semifinali di Coppa Italia. Il gran gala che mette in palio la coccarda tricolore, appuntata sul petto dei biancorossi dopo il successo dell’edizione di febbraio 2020, scatterà nel pomeriggio di sabato a partire dalle 15.30, quando all’Unipol Arena sarà Modena a provare ad interporsi tra i marchigiani e la quinta finale in serie nella competizione.
Per arrivare a Bologna serviva battere Padova, e la Lube lo ha fatto bissando la nettissima affermazione conseguita all’Eurosuole Forum nella sfida coi veneti di regular season, ottenendo peraltro la vittoria con lo scarto maggiore nella storia narrata dai 49 confronti diretti. La partita si rivelerà tutta in discesa sin dalle battute iniziali, con la Kioene obbligata a rinunciare al suo regista americano Shoji (al suo posto il 2001 Ferrato) e messa costantemente sotto pressione dal servizio di Civitanova. Rychlicki scava subito il solco (primo ace della serata per i locali che dà il 6-2) spingendo i suoi a suon di attacchi (6 punti nella frazione di apertura col 57% di efficacia). Il parziale è poi spaccato da un Osmany Juantorena perfetto in schiacciata (5 su 5) che lancia i biancorossi sul 16-9 la Cucine Lube. Il gap si amplia ancora (21-12) fino all’impietoso 25-13 finale.
Nel secondo set De Giorgi concede un po’ di relax a Leal dando spazio a Yant, che ingrana prima in difesa e ricezione (71% di positività) prima di spingere consicurezza in attacco e concludere il match con 7 punti col 60% in schiacciata ed un muro. Pochi minuti ed è già 9-4, ed il coach ospite Cuttini gioca la carta Milan al posto di Wlodarczyk mentre dall’altra parte della rete De Giorgi richiama in panchina un Juantorena illegale (8 smash e 8 punti, più tre aces) mettendo Kovar (19-9). De Cecco chiude con un tocco di seconda intenzione sul 25-12 un parziale che vede la Lube registrare numeri strepitosi nel proprio tabellino: 86% di squadra in attacco, 86% di positività in ricezione col 55% di perfette, 1 muro e 1 ace.
Cuttini cambia ancora (Canella per Volpato ad inizio set), De Giorgi anche ma con esigenze diverse, concedendo minutaggio anche a Diamantini, Falaschi e Hadrava. La partenza dei marchigiani è ancora più bruciante (8-2), mentre la Kioene ci mette del suo aumentando gli errori (9 nella terza frazione, cinque al servizio e quattro in attacco). Nuovamente doppiata al checkpoint di metà parziale (16-8), per la squadra veneta è già k.o. tecnico, ed i sei muri della Lube nel set (tre di Simon) non concedono chance di rialzare la testa. L’ultimo lo firma Anzani, per il 25-16 che completa l’opera e vidima il biglietto di ingresso per la Final Four in Emilia.