MACERATA – La Cbf Balducci non si ferma, e dopo le affermazioni contro Montecchio, Cutrofiano e Talmassons, obbliga alla resa anche San Giovanni in Marignano, in uno scontro delicato in chiave classifica con in palio punti preziosi per assicurarsi un posto nella griglia della poule promozione. Gara combattuta, che ha visto due delle protagoniste annunciate meno decisive del solito (Lipska da una parte e Conceicao dall’altra chiuderanno col 22% in attacco), con i tanti errori commessi dalle romagnole e la precisione del servizio marchigiano a costituire due chiavi di lettura importanti nell’analisi della sfida.
La Omag parte subito forte (3-6), subendo però il break della Cbf Balducci che con un filotto di 5-0 ribalta la situazione (8-6). Più consistente il secondo allungo delle ospiti che si portano sul +5 (11-16), subendo però una seconda rimonta coronata dall’ace del 18-18 griffato da Marinelli, la quale dalla linea dei nove metri trova un’altro punto pesantissimo che riallinea le due formazioni a quota 22 dopo un altro tentativo di fuga della Omag sul 19-22. In volata decidono un muro di Ceron ed una pipe di Peonia che mandano sull’1-0 San Giovanni in Marignano (23-25).
Macerata parte allora spedita nel secondo, 10-4 con 6 punti dalle centrali (4 di Martinelli e 2 di Mancini) e una battuta che fa traballare la ricezione di Peonia. Sul 16-11 si accende anche Lipska che con un attacco, un muro ed un ace porta le padrone di casa avanti sul 20-13. Rita, subentrata momentaneamente al posto di Martinelli, mette la firma su un muro vincente ed un ace che portano la CBF Balducci al massimo vantaggio (23-14), prima che Pomili dia il primo set ball con una pipe vincente (24-15). La neo entrata Fedrigo (per Conceiçao) annulla il primo, sul secondo c’è l’errore di Berasi (25-16) che rimette in equilibrio il conto dei set.
Più combattuta la terza frazione, con le due formazioni che procedono a strappi. Ancora avanti la Omag (4-7), subito raggiunta dalla Balducci che trova l’aggancio e sorpassa sull’8-7 per poi fare l’andatura (14-12) ma venire raggiunta e superata (14-16). Il terzo muro del set – firmato da Peretti – vale la parità a quota 19: risulteranno determinanti – sul 22-22 – la battuta sbagliata di Fedrigo (decimo errore nella frazione per le romagnole) e la pipe di Pomili (top scorer per le marchigiane, con 17 punti in attacco oltre ad un muro ed un ace) per il 24-22. Martinelli non trova il campo dai nove metri, ma al secondo tentativo Renieri da seconda linea timbra il 25-23 che vale il 2-1
Inizio del quarto set sempre nel segno di Fiore, che uscirà dal campo con 23 su 54 in schiacciata. La battuta della Omag ed una Berasi che in distribuzione ruota bene tutte le attaccanti a sua disposizione mettono in difficoltà la CBF Balducci (30% di ricezione positiva nel parziale). Sul 13-17 tre errori consecutivi in attacco delle ospiti riportano in quota Macerata (16-17) ma dopo il il time-out di Saja le ospiti trovano un devastante break di 8-1 che vale il 17-25 finale il quale spalanca le porte al tie-break
La CBF Balducci approccia meglio delle avversarie (grazie all’ottima ricezione guidata da Bisconti) volando 6-3, ma la Omag non si arrende e impatta sul 6-6. Sono gli attacchi di Pomili – premiata Mvp della sfida – a innescare l’allungo che si rivelerà decisivo: sul 13-11 Cosi sbaglia la fast consegnando a Macerata il primo match ball, subito convertito proprio da Pomili che trova le mani del muro di Berasi per il 15-11 che chiude l’incontro e permette alla Cbf Balducci di mantenere immacolato il suo ruolino di marcia in questo nuovo anno.
«Per noi era una partita importantissima – spiega il coach della CBF Balducci Luca Paniconi – perché fossimo usciti senza punti per noi il discorso play-off si sarebbe complicato parecchio. Abbiamo vinto al tie-break, non abbiamo portato a casa i 3 punti un po’ per demeriti nostri, un po’ per i meriti di un avversario che ci ha messo in difficoltà in ricezione come non ci succedeva da un po’ di tempo. Però abbiamo risposto bene grazie al lavoro di tutti, ragazze e staff tecnico e medico, in questo periodo che per noi non è semplice».
«Ci è mancata la continuità – mastica amaro il coach della Omag Stefano Saja – poiché se concedi 39 errori in 5 set fai fatica ad impensierire l’avversario. Il rammarico è di aver giocato meglio dell’avversario in attacco ed in ricezione e perdere 3-2. Vuol dire che la quantità c’è, c’è l’intensità, ci manca la qualità. Nel tie-break cominciare con 3-4 errori diretti mette tutto in salita. Paghiamo forse il fatto di non aver giocato per 25 giorni, ma questo non può essere un alibi. Se commetti tutti questi errori non vinci».