FANO – La Vigilar si coccola il 3-0 di Trento, risultato già ottenuto due volte al PalaAllende ed ora…esportato in quella che costituisce la prima affermazione in trasferta dei virtussini nel Girone Bianco della serie A3. La vittoria contro i giovani dell’UniTrento rappresenta un passo in avanti importante per la formazione fanese, che ha saputo mantenere alta la concentrazione dopo un primo set vinto agevolmente e in una seconda frazione che ha obbligato i marchigiani a cambiare assetto a causa dell’infortunio di Ferraro, conquistata peraltro dopo un cortocircuito che ha permesso ai padroni di casa di ritornare prepotentemente in corsa per la vittoria nella frazione.
«Era una partita molto più difficile di quanto la classifica lasciasse trasparire – dice un soddisfatto Roberto Pascucci, head coach della Vigilar – però è arrivato un bel 3-0 che fa morale e classifica, e che ci permette di tornare a lavorare in palestra con ulteriore entusiasmo, per raggiungere gli obiettivi che settimanalmente ci prefiggiamo». Tra le note positive, l’ingresso di Andrea Durazzi che ha rilevato Ferraro alle prese con un problema fisico. Il neo, in una serata quasi perfetta, il momento di sbandamento che ha rivitalizzato i padroni di casa, i quali hanno sfiorato l’aggancio dopo la rimonta nelle fasi finale del parziale centrale.
«Ferraro è uscito per un problema non articolare, bensì muscolare, ma è stato ben sostituito da Durazzi che è in buon momento di forma – conferma il tecnico – dopo la comprensibile fatica fatta in precedenza per tenere i ritmi del gruppo visto che era reduce da due anni di inattività, ma ha tenuto il campo bene e ci ha dato una grossa mano. Ed effettivamente c’è stato un calo di intensità nella fase finale del secondo set, cosa che rappresenta un po’ il nostro tallone d’Achille, visto che anche in allenamento accusiamo questi momenti di ‘down’. Poi, contro una squadra che lotta su ogni pallone come Trento era una delle cose maggiormente da evitare, come oltretutto ci eravamo detti anche prima della partita. Siamo stati bravi a chiuderlo, e anche fortunati considerando un loro errore al servizio nel momento decisivo».
Severo il coach di Trento, Francesco Conci, nell’analizzare la battuta d’arresto dei suoi. «La prima considerazione che mi sento di fare – afferma – è che i giocatori della nostra rosa che questa categoria l’hanno già affrontata da protagonisti, parlo di Pizzini, Acuti, Simoni, Pol, Bonatesta e Lambrini, devono assolutamente aumentare il proprio livello di gioco e non possono farsi mettere sempre in discussione dai compagni più giovani che si affacciano ora su questo campionato. Per questo ho operato tantissimi cambi, anche a costo di destabilizzare un po’ gli equilibri. In questa sconfitta ci abbiamo messo del nostro commettendo troppi errori, soprattutto nei primi due set, una quantità che non ci appartiene: anche su questo dovremo lavorare. Credo che in questa gara avremmo potuto raccogliere molto di più senza fare nulla di stratosferico, semplicemente sbagliando meno e mettendoci un po’ più di cattiveria».