MACERATA – Il percorso intrapreso per ritornare alla normalità – fatta da allenamenti quotidiani e partite nel week-end – ha avuto più o meno la lunghezza preventivata, ed è stato finalmente portato a termine. E’ stata questa la prima, buona notizia del campionato della Med Store, costretta dal Coronavirus ad una prolungata sosta, terminata con l’esordio di Brugherio nel Girone Bianco della serie A3, datato due settimane fa. Tra gli ‘addetti ai lavori’ più coinvolti nell’emergenza Covid che ha colpito la formazione biancorossa c’è il dottor Stefano Benedetti, Medico Sociale della Pallavolo Macerata, trovatosi in prima linea nel…braccio di ferro intrapreso dai giocatori ed un virus che non ha risparmiato nessuno. O quasi.
«Quest’anno ovviamente era necessaria un’attenzione maggiore a causa della pandemia – spiega il dottor Benedetti parlando del suo lavoro con il sodalizio maceratese – che nel nostro caso si è presentata subito e con forza, colpendo quasi tutta la squadra. È stato importante l’impegno della Pallavolo Macerata nel predisporre i tamponi fin dall’inizio della preparazione, ci hanno permesso di trovare tempestivamente i casi di positività. Noi siamo stati sfortunati a subire un duro colpo già alla prima settimana di campionato, ma come abbiamo visto, tutte le società hanno dovuto fare i conti con il Covid; motivo per il quale la Federazione ci è venuta in aiuto, disponendo due test rapidi alla settimana. La frequenza permette di avere un controllo efficace.
Ora, a distanza di alcune settimane – prosegue il medico sociale biancorosso – posso dire che la situazione è buona, e posso confermare che sono tutti guariti senza strascichi. Sono stati seguiti costantemente da me e dallo Staff Tecnico, ci siamo avvalsi delle direttive e dei consigli degli esperti; certo il lungo riposo forzato ha complicato la preparazione della squadra e le raccomandazioni mediche ci hanno convinti a predisporre un ritorno al lavoro in palestra graduale, ma i ragazzi sono in fase di recupero e da ora la loro condizione potrà solo migliorare. L’aspetto più importante, come confermato sempre dalla società, era la salute degli atleti, siamo quindi contenti che il percorso di guarigione sia andato per il meglio».